lunedì 8 novembre 2010

Luccio gassato? No grazie..

Lo spritz macchiato al luccio, ricetta tipicamente veneta

Seguendo recenti dibattiti con altri angler su come maneggiare correttamente un luccio ho deciso di scrivere una serie di articoli che riassumono i punti piu' controversi della questione e cercano di dare una possibile soluzione alla luce di tutti i dati considerati.
Non intendo convincere nessuno che questi siano gli unici modi corretti di gestire le proprie catture, soltanto analizzare problemi legati alla pesca sportiva ed al catch&release in generale. Se poi qualcuno dovesse ripensare alle proprie azioni e cambiare idea, bene, avro' fatto un po' piu' di chiarezza.

Gassed up (gassato) e' un termine usato dagli angler americani per indicare i pesci che, pescati in profondita', non riescono a mantenersi dritti e a nuotare negli strati piu' profondi.
Non sempre un pesce con questo problema e' facilmente identificabile fisicamente, la vescica natatoria puo' essere rigonfia e quindi lo si nota per la pancia gonfia e turgida ma puo' anche non esserlo e si puo' diagnosticare dal semplice fatto che il pesce non riesce a mantenere l'assetto normale o a tornare verso il fondo.

Molti pescatori hanno constatato che si possono presentare casi di quest'ultimo tipo anche in pesci che sono stati catturati in zone poco profonde. Di solito sono attribuibili piu' alla stanchezza indotta dal combattimento che alla disfunzione della vescica natatoria anche se c'e' chi ha teorizzato che sia proprio il combattimento, con un meccanismo ignoto, a provocare la disfunzione della vescica.

Una soluzione semplice a questo problema e' quella di ridurre il piu' possibile i tempi di combattimento grazie ad attrezzature adeguate per quanto riguarda i casi in acque basse. Per i lucci allamati in profondita' pero' sarebbe controproducente diminuire il tempo di recupero perche' salirebbero troppo velocemente aggravando il problema o perfino aumentare il tempo di recupero per via dei danni da acido lattico.
Non tutti i lucci allamati in profondita' e recuperati in fretta sviluppano questa sintomatologia ma e' chiaro che se si volesse tutelare completamente il pesce non si dovrebbe andare a pescarlo su profondita' elevate.

Ma siamo pescatori e per quanto attenti all'ambiente ci piace anche prendere i pesci. Quindi come fare?



In America i bass angler hanno cominciato a copiare i pescatori dei reef e applicano il fizzing.
Il fizzing e' l'operazione che permette di sgonfiare la vescica natatoria e liberare correttamente il pesce. Di solito viene effettuato bucando con un ago da siringa la vescica e lasciando sfiatare l'aria in un livewell. Il fizzing oltre ad essere una pratica di dubbia utilita', come testimoniano alcuni articoli scientifici, e' anche abbastanza pericolosa per la salute del pesce.


E' una tecnica che sta diventando popolare tra i bass fishermen americani, ma il bass e' un pesce fisoclisto, che cioe' ha una vescica natatoria sigillata ed in comunicazione soltanto con l'organo interno addetto allo scambio di gas.Come il bass anche il persico e il luccioperca sono pesci che non salirebbero mai a prendere l'esca dalla profondita' e non hanno un sistema rapido per regolare la pressione della vescica natatoria.

Il luccio e' un pesce fisostomo invece, che cioe' ha una vescica natatoria in comunicazione con la bocca e che puo' ingoiare o ruttare aria per regolarne la pressione. Non ha senso dunque cercare di applicare il fizzing a lucci, muskie e ai salmonidi in generale.
Il fizzing e' una delle operazioni piu pericolose che si possano fare ad un pesce e lo espone a numerosi rischi anche nel caso che in cui sia eseguito da personale esperto. Nel migliore dei casi la sua efficacia e' nulla in termini di sopravvivenza.

L'unica cosa da fare, nel caso ci capiti per le mani un luccio gassato nonostante tutte le precauzioni che abbiamo preso in precedenza e' rimanere con il pesce. Tenendolo per la coda, fuori dal lato della barca, e mantenendolo in assetto muovere la coda a destra e a sinistra (non avanti e indietro) fino a che il pesce riparte.
Un gentile massaggio sulla pancia, dalla coda verso la testa, effettuato con l'altra mano puo' aiutare a far "ruttare" il pesce che poi dovrebbe recuperare rapidamente.
Un pesce gassato puo' metterci un bel po' di tempo a riprendersi per cui non abbiate paura di stare col pesce mezz'ora o anche piu', controllate che una volta partito il pesce riesca a mantenersi in profondita' e non ritorni in superficie dopo qualche minuto.

Quando succede in estate l'effetto combinato dell'acido lattico, del gasamento e della temperatura dell'acqua in superficie puo' acuire la gravita' di questo problema, quindi massima attenzione.


Bibliografia:
- Wilde 2009
- Kerr 2001

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