martedì 8 marzo 2016

Adescatrici

Adescatrici - Foto di David Selsky via Flickr

Non e' un caso che il termine adescare, usato per indicare l'azione di prostitute, venga proprio da un gergo relativo alla pesca.

Il significato letterale e' appunto quello di "attrarre con l'esca" ed ha assunto questo connotato sessuale intorno al XVII secolo, periodo in cui l'attivita' di pesca era usata come un'allegoria del corteggiamento. Ne resta testimonianza in molte dipinti e testi, dove appunto la pesca era usata come metafora amorosa, che sono anche forse all'origine dell'idea che l'uomo fedifrago si infratti con l'amante qunado va a pesca, lontano dagli occhi della moglie.



Carel de Moor, Il pescatore, Rijksmuseum, Amsterdam

Questo concetto di "esca et hamus" (esca ed amo) non era applicabile solo all'amore ma anche alla religione. Infatti il diavolo attraeva con l'esca malorum le persone sulla via della dannazione, ma anche dio da parte sua "pescava uomini".

Gli animali pero' sono piuttosto pragmatici rispetto alle persone. Anche loro adescano, ma con fini molto piu' materialistici, vediamo quali.
Il primo pesce che viene (o almeno dovrebbe venire) in mente quando si parla di adescare e' la rana pescatrice. Il nome in effetti e' tutto un progamma e la rana pescatrice come moltissimi altri membri della famiglia (Lophiidae) utilizzano il primo raggio della loro pinna dorsale come un'esca per attrarre le loro prede.

Alcuni di essi sono talmente bravi a mimetizzarsi e pescare che e' un vero spettacolo guardarli.

Quando lo fanno ad elevate profondita' quest'esca non solo si muove, ma si illumina anche grazie a dei batteri bioluminescenti che vivono in simbiosi all'interno del corpo del pesce.

Ma non sono solo le rane pescatrici ad adescare le prede, altri pesci, come lo strano wobbegong, usano addirittura la coda per attirare il pranzo a portata di morso.

E queste tecniche non sono esclusiva dei pesci: la tartaruga alligatore, orginaria della zona meridionale degli Stati Uniti, ha una lingua che sembra e si muove come un verme. Si piazza a bocca aperta ed aspetta che il pranzo venga letteralmente adescato.

La vipera di persia ha una coda modificata per sembrare un ragno (o un insetto) ed attrarre uccelli, di cui poi si ciba. Non per niente viene anche chiamata la vipera con la coda di ragno. La coda sembra veramente una preda e la vipera ha la pazienza che solo un rettile potrebbe avere. In maniera simile il cantil, un serpente messicano, ha una coda che sembra un verme e che viene usata anch'essa come esca.

Una menzione speciale va anche agli insetti della famiglia Reduviidae. Questi non esitano a fingersi preda, arrivando a toccare la ragnatela di un ragno con un ritmo che simula quello di una preda intrappolata. Ma quando il ragno arriva per farsi un boccone della preda in trappola trova un insetto pronto ad attaccarlo a sua volta.
 


Ci sono adescamenti anche piu' subdoli. Per esempio il margay, un felino del sudamerica, e' capace di riprodurre il richiamo di aiuto delle scimmie di cui si ciba. Fingendosi un piccolo in difficolta' nella foresta e' capace di attrarre gli adulti che, una volta corsi in soccorso si ritrovano preda del margay.
Anche il blennio dai denti a sciabola (Aspidontus taeniatus) e' piuttosto subdolo. Con la sua colorazione e comportamento imita un vero pesce pulitore ma quando un altro pesce si avvicina per farsi pulire l'impostore lo attacca e si nutre di brandelli di pinne e pelle.

E come dimenticare le lucciole del genere Photinus. Come probabilmente sapete le lucciole attirano i propri compagni per l'accoppiamento, usando una luce che brilla e pulsa secondo un disegno preciso. Le Photinus sono capaci di imitare brillantezza e pulsazioni di altre specie, cosi' attirano altre lucciole che invece di trovarsi il partner che si aspettavano trovano invece delle voraci mandibole.
luring and eating other fireflies (Batesian-Wallacian mimicry)

Dulcis in fundo, e primo assoluto nella classifica, si piazza un mollusco. Ebbene si', alcuni molluschi americani hanno modificato il proprio mantello per sembrare un pesce preda del bass. Quando la corrente lo muove l'illusione e' impressionante e non sorprende che i pesci ne siano attirati.
Ma cosa succede una volta che il pesce si avvicina? Il mollusco espelle le proprie larve, che si attaccano alle branchie del pesce e si nutrono come parassiti nelle prime fasi del loro sviluppo. Un adescamento a fini riproduttivi!





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