lunedì 23 maggio 2016

La predazione dei pesci su animali terrestri dipende dalla stagione ma non dalla competizione


Un lemming in acqua, sara' il prossimo pasto facile per qualche pesce? (Foto @Olli Saari)

No, anche se dal titolo potreste pensarlo, non si tratta dell'ultimo articolo della dottoressa Grazia Arcazzo (PhD).
E' una delle mie ultime pubblicazioni, e se portate pazienza vi spiego perche' e' un risultato molto meno scontato di quello che sembra.

Se vi ricordate il primo articolo di questa serie (Le trote alloctone sono fatte di materia alloctona) avevo provato, con tecniche abbastanza innovative, che sul lungo periodo le trote si cibavano di molte prede terrestri, molto piu' di quanto ci si poteva aspettare.

Dimenticatevi per ora del fatto che l'introduzione delle trote abbia cambiato la comunita' degli invertebrati nel lago (le conseguenze le vedremo piu' avanti) e concentriamoci di nuovo sul tema del primo articolo.

Le prede terrestri erano principalmente due: roditori e insetti adulti. Le popolazioni di roditori subiscono grandi fluttuazioni annuali, e dato che la percentuale di energia terrestre immagazzinata nei tessuti e' costante, nel primo articolo avevamo ipotizzato che, negli anni in cui i roditori sono poco abbondanti l'alimentazione venizze integrata maggiormente con insetti adulti.

Ma e' poi vero? Siccome non mi piace lasciare domande in sospeso mi sono lanciato in un nuovo studio.