venerdì 27 maggio 2011

Un'orgia di squali


Il post di oggi non tratta specificamente di pesci. Almeno per quelli di voi che chiamano pesci solo gli osteitti e i condrostei..
Per tutti gli altri che come me utilizzano la definizione allargata fino agli agnati tutto normale.

Quando ero ancora un ragazzino sono sempre stato affascinato dagli squali. Come e' ovvio i libri e le riviste erano piene di foto di squali come il tigre o lo squalo bianco.
Poi nel 1989 ci fu un attacco ad un sub al largo di Piombino che porto' alla ribalta della cronaca nazionale lo squalo bianco come descritto dai film di Spielberg.

Altri squali non sono altrettanto "fortunati" e la maggior parte del grande pubblico non sa nemmeno che esistono. Di oltre 400 specie quelle piu' note si contano sulle dita di due mani. Certo tutti si ricordano dello squalo piu' piccolo (17 cm, Etmopterus) o dello squalo piu' grande (12 metri, alcuni dicono di piu, Rhincodon) ma nel mezzo esistono forme magnifiche e dalle ecologie particolari ed affascinanti.

Qualcuno puo' pensare che ormai si conosca tutto quello che c'e' da sapere, almeno per le specie piu' famose. Eppure non e' cosi.
Certo, ne sappiamo molto piu' di qualche decina d'anni fa ed abbastanza per falsificare leggende metropolitane come quella che gli squali non sono affetti dal cancro, pero' molte conoscenze mancano.

Per fare un paio di esempi pratici sappiamo che gli squali bianchi compiono grandi migrazioni (al contrario di quanto si pensava nel passato) ma non sappiamo quanti sono. Al momento sembra che ci sia stata una rarefazione e la specie e' protetta da vari trattati internazionali ma nessuno sembra poter dare una stima corretta del numero di squali bianchi. Non sappiamo molto anche dei ritmi di crescita o delle modalita' esatte di riproduzione (c'e' ancora dibattito sul numero esatto di figliate nella vita di una femmina) o di quanto siano grandi gli esemplari alla nascita. Il video all'inizio di questo post e' praticamente l'unica testimonianza che abbiamo dove si vede qualche preliminare.

Se l'unico modo di riunire maschi e femmine senza che si attacchino tra loro e' quello di dargli da mangiare una carcassa di balena finche non hanno la pancia piena nessuna meraviglia che non ci siano molti squali bianchi in giro..

martedì 24 maggio 2011

Nuovo record del mondo IGFA di siluro?


La notizia non e' proprio fresca e si sa che le notizie sono come il pesce e dopo 3 giorni..

Pero' io non sono schizzinoso, come potrei esserlo con il lavoro che faccio?

Se le misure saranno confermate queste dovrebbero essere le foto del nuovo record mondiale per quanto riguarda la pesca del siluro. Questo colosso di 265 cm per 149 Kg di peso esce dalle acque italiane del Po ed e' stato catturato da Erik Zbinovsky, pescatore slovacco, nei pressi di Porto Viro (RO).




Sembra sempre piu' realistica la possibilita' che la crescita di questa specie, introdotta negli anni '60 ed esplosa negli anni '80 e '90 non si stia livellando come previsto. Prova ne sarebbero i continui record mondiali catturati tutti nelle acque italiane negli ultimi anni..


Modelli da rivedere o semplicemente alcuni fattori sfuggono ad un'analisi superficiale? Per il momento difficile dirlo. Sicuramente catture del genere alimentano il contrasto tra chi cerca il ripristino ambientale e chi e' interessato alla caccia al record, interessi troppo diversi e forse inconciliabili..

venerdì 6 maggio 2011

1+1 Buon compleanno PaperFish!


Esattamente un anno ed un mese fa inserivo il primo post in questo blog.

Di acqua sotto i ponti ne e' passata tanta e dopo oltre 80 post piu' o meno specialistici e' ora di tirare qualche somma.
Non esistono statistiche per i primi mesi ma da Giugno 2010 ad Aprile 2011 il numero delle visite mensili e' quadruplicato, segno (spero) che i contenuti sono apprezzati almeno da qualche lettore.
I proventi dell'esperimento con google ads hanno fruttato finora ben 2.85 euro, arrivati a 10 verranno donati ad un'associazione italiana che si occupa di tutela delle acque dolci e le pubblicita' completamente eliminate dal blog.

Quando sono partito non sapevo sinceramente cosa aspettarmi e forse non lo so tutt'ora. Posso solo dire quello che ho trovato finora lungo il viaggio.
Tenere un blog ed aggiornarlo con costanza e' un bell'hobby ma che richiede un bel po' di tempo, tempo che non e' sempre facile trovare specialmente quando altri impegni hanno la precedenza. Vorrei avere piu' tempo per scrivere articoli piu' interessanti e che spaziano di piu' tra gli argomenti ma sono fortunato a ritagliare il tempo che riesco, cosa che sarebbe difficile con altri lavori.
Approfondire argomenti diversi aiuta a formare una conoscenza a tutto tondo ma al contempo distoglie l'attenzione dalla mia ricerca, che al momento e' quella che paga il pane.

Nell'occasione della celebrazione del primo 1+1 anniversario, oltre agli auguri, e' bene ripromettersi di fare ancora di piu' e meglio perche' chi si ferma e' perduto.

P.S. Se qualcuno si stesse chiedendo come mai questo post esce con un mese di ritardo rispetto al compleanno la soluzione e' semplice: me ne sono dimenticato. Per quello che ho un blog e non un figlio..

lunedì 2 maggio 2011

Pesci dal mondo - Pesci con le mani

Pesci con mani e piedi?

La presa del lavoro si fa sempre piu' stretta come e' naturale essendo partita la stagione dell'acqua libera (non la chiamo primavera ancora) che porta con se nuovi impegni in vista della campagna di raccolta dati. Ormai sto passando piu' tempo in laboratorio che al computer ed e' difficile trovare tempo da ritagliare per scrivere qualche articolo decente. E quel poco tempo che mi resta lo uso per andare a pesca.

Ma siccome non voglio ancora accettare l'idea di mollare completamente il blog provo almeno a pubblicare qualcosa di interessante che richieda un po' meno documentazione e tempo del solito.

Oggi andiamo a vedere un sub-ordine di pesci piuttosto bizzarri.
All'interno dell'ordine dei Lofiformi troviamo diverse famiglie diffuse un po' in tutti i mari del mondo ed in quasi tutti gli ambienti: dalle fondali costieri agli abissi pelagici. La cosa che le accomuna (quasi) tutte e' la presenza di un'appendice sulla testa che usano come un'esca per attrarre le loro prede e forse la loro bruttezza.
Uno degli esponenti piu' noti di questo ordine e' la rana pescatrice (Lophius piscatorius) che e' regolarmente commerciato per le carni prelibate nei mercati italiani (spesso con la testa mozzata e con il nome di coda di rospo, per non offendere la vista delle massaie).

martedì 12 aprile 2011

Le dimensioni contano - Carnevale della biodiversita' 3/6

Il nuovo logo del carnevale della biodiversita' disegnato da Rachel Barnacle. Bello no?


Questo post del carnevale va in onda in formato ridotto per venire incontro alla mia capacita' lavorativa. Quando ci sono troppe deadline all'orizzonte e lavoro che basterebbe per il prossimo anno da completare entro un paio di mesi non c'e' carnevale che tenga.

Almeno il numero dei blog partecipanti a questa edizione e' ulteriormente aumentato. Per vedere una recensione completa degli articoli pervenuti visitate il sito dell'amico Livio: Mahengechromis.

Potete leggere le puntate precedenti del Carnevale pubblicate su Paperfish a questi link: Carnevale 1/6 e Carnevale 2/6.

Dopo questa lunga serie di dovuti preamboli affrontiamo il tema centrale con il classico approccio di Paperfish, invece di dare le cose per scontate andiamo a controllare e a rifletterci su.

Le dimensioni contano?


"It's not the size of your worm, it's how you wiggle it"

Con buona pace di chi si e' comprato una nuova macchina ancora piu' grande o di chi tiene in casa delle mitragliatrici .50 ci sono cose piu' importanti delle dimensioni. Andiamo a vedere caso per caso quando contano e quando no ai fini della biodiversita'.

giovedì 7 aprile 2011

Mutazione in rosso et al.

Questo articolo e' stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

Che pesci sono?

Pesci rossi direte voi.

Ebbene no.

Tutti conosciamo la variante rossa del carassio, occorrente in natura ma oggetto di selezione da parte dell'uomo da millenni ormai tanto da aver dato luogo a forme quasi grottesche.

Ma questa mutazione naturale e' esclusiva del carassio? Ne siete sicuri?

Andiamo a controllare assieme..


venerdì 1 aprile 2011

Pesce nucleare


Al di la' delle piu' catastrofiche previsioni si e' verificato qualcosa di terribile in Giappone.

La foto ritrae un esemplare di nuova specie catturato da alcuni pescatori pochi chilometri a nord della centrale di Fukushima. L'esemplare, trovato gia' morto, e' al momento sotto attenta analisi da parte di un gruppo speciale di scienziati giapponesi ma sembra presentare caratteristiche intermedie fra un pesce (probabilmente O. fasciatus) e un mollusco (probabilmente Hapalochlaena).

L'Oplegnathus fasciatus anche detto serrano striato e' un piccolo pesce molto comune in Giappone ed e' allevato per le sue carni. E' anche una preda popolare del rockfishing giapponese.

Il polpo dalle fasce blu (genere Hapalochlaena) e' un mollusco di piccole dimensioni che e' noto per la sua velenosita'. Si trova sparso lungo tutta la costa del giappone e non costituisce pericolo per i bagnanti che attacca soltanto quando si trova alle strette e minacciato.

L'ipotesi piu' probabile e' che una mutazione del genere potrebbe essere stata causata dai recenti guai al reattore di Fukushima a conseguenza del disastro naturale che ha colpito il Giappone. L'eta' della creatura in fotografia e' sicuramente compatibile con gli eventi recenti trattandosi di un esemplare molto giovane (non ha ancora sviluppato le caratteristiche fasce).
L'ipotesi, per quanto incredibile, potrebbe essere che sia il frutto di una mutazione indotta dalle acque radioattive provenienti dal raffreddamento d'emergenza della centrale  e dalle perdite di materiale radioattivo in mare che hanno in qualche modo stimolato una ricombinazione del genoma del polpo e del pesce fino a creare un ibrido senza precedenti tra le due specie.

Le autorita' giapponesi e gli scienziati che hanno preso in consegna questo campione consigliano le persone che ne dovessero rinvenire altri di porre particolare attenzione qualora ne volessero tentare la cattura: non e' ancora chiaro se le proprieta' velenose del polpo dalle fasce blu siano ancora presenti nel nuovo ibrido.Ogni esemplare recuperato deve essere consegnato immediatamente alle autorita' per ulteriori analisi.

Aggiornamenti su questa notizia appena possibile.